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venerdì 19 aprile 2024
 

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Deserto egiziano
I NOSTRI VIAGGI

Cod. AFNI01
Niger, Terra dei Bororo e Deserto el Ténéré

Abstract: Partenza da Milano o da Roma con voli di linea via Casablanca per Niamey; arrivo in serata e trasferimento in hotel. Accompagnatore professionista dall'Italia e guida targhi francofona.


Descrizione: L’incontro con due Afriche: il Sahara e la vita del Sahel, attorno al Grande Fiume: i ritmi gli aromi e i colori dell’Africa Nera. Molte ore di viaggio per coprire distanze anche modeste, in fuoristrada, 7 notti in campo e sette in hotel, sempre immersi in un ambiente naturale sorprendente, per i contrasti cromaici dell’Air o le dune del Ténéré, i paleosuoli, le oasi giardino e l’arte rupestre, le città morte e le vivaci architetture sudanesi, il mercato pittoresco di Agadez, gli accampamenti Tuaregh, i villaggi del Sahel, la quotidianità della vita sul fiume e la lotta vitale dei nomadi nel deserto.

Timeline: Mattinata del secondo giorno a disposizione. Partenza per Agadez nel pomeriggio, con sosta a Kouré per l’incontro con le giraffe. Sistemazione in hotel a Dogondoutchi.
Proseguimento verso nord il giorno successivo attraverso piccole oasi, mandrie di zebù, villaggi…
Arrivo ad Agadez, la città ocra, capoluogo della Prefettura dell’Air Ténéré.
Quarto giorno: visita della città, dominata dalla moschea del XV secolo, opera del sultano Yunus, dal caratteristico minareto piramidale a pioli, punto d’incontro di popoli nomadi e sedentari: i Tuaregh dell’Air, i Tebu del Kauar, gli Haussa, i Bororo, i Peul…Nel pomeriggio, dopo la formazione del convoglio, partenza verso l’albero del Ténéré e sistemazione in campo dopo il tramonto.
Il “deserto dei deserti”, mutevole oceano di sabbia nelle forme, nei colori, nei miraggi. Nell’eterno rincorrersi delle onde di sabbia, ecco spuntare inaspettate, di tanto in tanto, isole di roccia contrastanti. Un desolato traliccio metallico ricorda la leggendaria acacia abbattuta dalle manovre di un camionista ubriaco. Si viaggia in direzione dell’Adrar Madet, nero vulcano basaltico isolato tra le sabbie ocra. Sistemazione al campo.
Sesto giorno: si piega in direzione ovest, lasciando alle spalle lo scoglio nero, verso il massiccio dell’Air. Si giunge alla stazione rupestre oggetto degli studi di Rozet, Anakom, e si osservano i graffiti del periodo bovidiano (bubalo) e cavallino, tra i dodici e i duemila anni or sono: uomini, giraffe, antilopi, orici, mufloni, sospesi tra segni diottrici e fissati alla roccia con sostanze organiche umane. L’oued Agamgam, scavato da un fiume ora fossile ai margini dell’Air racchiude nella guelta una minuscola oasi.
Si prosegue per Arakao, la chela del granchio in tamachek, “anfiteatro” di paleosuoli abitato durante il neolitico. Si monta il campo.
Circoscritto il massiccio di Takolokouzet verso nord, si imbocca il passaggio di Issaouane e si scende verso sud lungo il fiume fossile Zagado fino a Tchintoulous. Guglie, picchi, coni vulcanici neri contornati da dune disseminate di presenza umana e animale: gli accampamenti dei Tuaregh nell’Air. Anche noi prepariamo il campo.
Ottavo giorno: verso sud, si raggiungono le rovine di Assodé, un tempo florida capitale, e l’oasi di Timia, abitata dai Kel Oui. Campo.
L’indomani, visita di Timia e della cascata, incassata tra i monti Agalak. Si parte per Anoumakaren, dove si passa la notte.
Passando per Elmeki e Dabaga, verso sud, attraverso giardini e davanti a tumuli preislamici, si giunge ad Agadez. Sistemazione in hotel, era il decimo giorno.
Undicesimo giorno: si riprende la strada asfaltata verso Niamey. Sistemazione in hotel a Dogondoutchi.
Dodicesimo giorno: direzione ovest, soste a Tillaberi e Ayourou, vicino al Mali, dopo aver costeggiato il fiume. Si prepara il grande mercato della domenica, dove mercanti e acquirenti giungono dal Mali, dal Burkina, dalle regioni attraversate dal Niger. Sistemazione in hotel.
Domenica, tredicesimo giorno: al mercato sono giunti i cammellieri tuaregh dai olti nascosti dietro l’indaco, i pastori Bella e Peul, gli Haoussa con le tuniche ricamate, cavalieri e notabili Songhay o Zarma…
Nel pomeriggio, escursione in piroga a Firgoun, villaggio di pescatori circondato dal fiume, tra branchi di ippopotami e uccelli d’acqua. Rientro ad Ayourou per la notte.
Durante il quattordicesimo giorno, si visitano risaie e villaggi, piccoli mercati settimanali tra Balayara e Filingué. Sistemazione in campo.
Il quindicesimo giorno, dopo 180 km di strada si raggiunge Niamey.
Sistemazione in hotel e tempo libero per gli acquisti. Visita del museo.
Sedicesimo giorno, di primo mattino: trasferimento in aeroporto e partenza per Casablanca. Proseguimento per l’Italia, dove l’arrivo è previsto in serata.


Mezzo di trasporto: Voli di linea, fuoristrada 4x4, piroga.

Costo: 2995 euro a persona, pensione completa; esclusi eventuali supplementi (singola, alta stagione, carburante), extra di carattere personale, tasse aeroportuali, mance e bevande. [Nota]

Informazioni giuridiche

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