Cod. AFSU01
SOLO SUDAN, RISCOPRIRE LA NUBIA

Abstract: Itinerario di incredibile interesse sotto il profilo storico, etnografico e archeologico, si snoda nelle regioni dell'antica Nubia, la cui storia è indissolubilmente legata alla civiltà egizia, al fiume Nilo e alla scoperta della Via dell'Incenso.

Descrizione: I villaggi sono abitati ancora oggi da popoli comunicativi, affabili, gentili, lungo un percorso di cui nè i tracciati nè le descrizioni possono dirsi precisi.
Nel Deserto del Bayuda nomadi Bisharin raccolgono il sale sul fondo di antichi laghi, mentre gli agricoltori nubiani strappano metri di terreno al deserto che avanza, con l'aiuto del Fiume.
Non solo grandi paesaggi, ma uomini.
Non solo foreste di guglie di arenaria che celano le mille sconosciute incisioni rupestri di Walaat el Gulud, dune rosa contro nero basalto nell'Wadi Howar, non solo oasi abbandonate, Nukheila, Laqyiat, Arbain e Selima, lungo la carovaniera "dei quaranta giorni", ma incontri, con la verde vita lungo il Nilo dopo giorni di deserto, o con i nomadi Kababish, là dove si pensava che nessuno potesse sopravvivere, apparentemente diffidenti, infinitamente ospitali, come si addice agli antichi abitanti del Sahara...

Timeline: Arrivo in tarda serata a Khartoum e sistemazione in hotel.
Visita del Museo archeologico il mattino del secondo giorno e partenza con Toyota e Land Rover 4x4 nel pomeriggio: direzione nord, destinazione Naga, per la visita ai templi meroiti del VI secolo a C.
Il terzo giorno si giunge a Massawarat es-Sufra, dove si scopre tra le sabbie il Tempio dell'Elefante. Si prosegue per Shendi, sul Nilo, fino alle piramidi della necropoli reale di Meroe.
Le stele in meroitico presenti in sito non sono ancora state interpretate.
Il quarto giorno si attraversa il Nilo: il Deserto del Bayuda è compreso nell'ansa tra la sesta e la quarta cateratta, aspre montagne nere alternate da wadi e ampie distese percorse da carovane bisharin con asini e dromedari. Piccole capanne di rami intrecciati vicine ai rari pozzi d'acqua, paesaggi lunari di granito eroso e il verde serpente del Nilo che si disperde lontano, sorpreso dall'alto di una cresta.
Costeggiando il fiume si raggiunge Nuri il sesto giorno, e le piramidi della necropoli reale di Napata, capitale della Nubia tra il nono e il quinto secolo a C.
Si attraversa nuovamente il Nilo per raggiungere Karima, presso il confortevole campo tendato di Maurizio.
Il settimo giorno si arriva a Gebel Barkal, la montagna sacra di arenaria rossa: il tempio di Amon fu costruito da Tutankhamon (XIX dinastia) ai suoi piedi, a testimonianza della dominazione egizia, durante il XIII secolo prima di Cristo.
Ci sono alcune piramidi perfettamente conservate alle spalle della montagna.
Si prosegue verso le distese gialle, ocra e brune del Deserto Nubiano, più a nord.
Il nono giorno è previsto un trasferimento in barca sulla riva occidentale, per la visita ai templi di Soleb, replica in miniatura del Tempio di Luxor, e Seddenga.
Seddenga, un tempo Hatteye, "la casa di Teye", sposa di Amenhotep III, era dedicato al culto della Regina.
Ancora oggi la vicina località di Adaya conserva questo significato.
Tra il decimo e il tredicesimo giorno si scoprono i villaggi nel cuore della Nubia, tra forti difensivi egizi, torri di avvistamento, dune rosa e ocra, piccole case bianche dai portali festosi multiformi e multicromatici, bastioni granitici e palmeti, a protezione dei villaggi dall'inesorabile avanzare delle sabbie.
Il tredicesimo giorno si raggiunge Dongola, posta su una falesia rocciosa che domina il fiume, i palmeti e i cordoni di dune.
Vi si ammirano le rovine di due templi cristiani, eretti durante il Regno di Makuria, nell'XI secolo.
Dal quattordicesimo al sedicesimo giorno si intraprende una vera e propria "navigazione" all'interno del Deserto Libico, fino a sfiorare il Plateau del Jebel Abyad, vicino al confine con il Ciad, attraverso zone estremamente remote e inesplorate per gran parte, lontani da insediamenti contemporanei.
Si giunge a Omdurman, con il suo mercato caratteristico, il diciasettesimo giorno.
Si rientra a Khartoum verso il tramonto, attraversando il Nilo un'ultima volta, per la meritata sistemazione in hotel.
Diciottesimo giorno: rientro in Italia

Mezzo di trasporto: Volo di linea da Roma o Milano per Khartoum, via Francoforte o Cairo. 15 notti in tenda, 2 in hotel.

Costo: Il costo del viaggio, di 18 giorni e 17 notti, con 4 partecipanti, è di 3880 euro a persona, escluse mance e bevande. [Nota]

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