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sabato 26 aprile 2025
 

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I NOSTRI VIAGGI

Cod. AFMAD1
Mali e la Terra dei Dogon

Abstract: Voli di linea, quattro notti in tenda, undici in alberghi spartani.
Partenza da Milano per Bamako via Casablanca, arrivo in tarda notte e sistemazione in hotel. Accompagnatore professionista dall'Italia, guida bambara e guida Dogon lungo la Falaise.


Descrizione: Un’Africa che si muove con ritmi secolari, attraverso villaggi raggiungibili lentamente, soltanto dal fiume, lunghi percorsi a piedi, due giorni, 20 chilometri, lungo le fortificazioni della falaise dei Dogon, fino alla piccola moschea di Nando e alle grotte sepolcrali di Ireli, ai Toguna misteriosi dai sostegni scolpiti… Immagini d’Africa pre-sahariana tra Timbouctou e Mopti, annunciate da un inspiegabile volo di rondini e svelate da carovane di pastori, e antichi gesti di pescatori Bozo lungo le rive. Punti d’incontro, come il mercato del lunedì a Djenné, animati da una perenne ricerca della bellezza, nella ricerca architettonica sudanese, nelle vesti di colori infiniti, nel simbiotico incanto del tramonto sull’acqua di fronte alle nostre piroghe.

Timeline: Mattinata del secondo giorno a disposizione. Partenza per Segou dopo pranzo, 3 ore di viaggio per 235 km. attraverso la brousse e i baobab millenari, le acacie e gli arbusti medicinali, i granai pensili dei villaggi barbara e bobo, con le case circolari a copertura conica, in “banco”, l’impasto di paglia e argilla.
Segou, sul fiume, è un piccolo porto, coloniale e pittoresco.
Terzo giorno: visita di Segou Koro, il nucleo originario della città, culla del regno barbara di Kaarta nel XVIII secolo. Si prosegue per Mopti, 5 ore per 400 km. A San, dopo 190 chilometri, si incontra una caratteristica moschea sudanese.
Il quarto giorno si viaggia da Mopti, alla confluenza del Bani con il Niger, fino a Djenné (130 km. 2 ore circa), città fondata nel XIV secolo su una laguna del delta interno nigerino, dall’architettura affascinante in terra cruda, le case adorne di pinnacoli e trafori attorno alla moschea-fortezza, massiccia e solenne. Si attraversa il Bani in chiatta e si prosegue per l’altopiano di Bandiagara, 180 km. verso est. Sistemazione in campo.
Quinto e sesto giorno, trekking fra i villaggi Dogon lungola falaise, in direzione sud-est, davanti a mutevoli scenari creati dalla vertiginosa scarpata che precipita sulla pianura circostante.
Rientro a Mopti il settimo giorno, che dista 75 km. da Bandiagara e 100 da Sanga, a seconda del senso del trekking. Inizio della navigazione in piroga. Campo lungo una spiaggia del fiume.
La navigazione termina il decimo giorno nel piccolo porto di Kourioumé, 15 km da Timbouctou; dopo aver incrociato grandi pinasse stracariche di merci e passeggeri di ogni etnia e commercio, eleganti piroghe, dune che a filo d’acqua si estinguono. Dopo aver sostato in villaggi Bozo e in accampamenti di pastori Peul e di nomadi Tuaregh, con capanne a botte ricoperte di stuoie intrecciate…
A Timbouctou si dorme in hotel. Assediata dalle sabbie, languida e decadente, offre appena il ricordo intrigante del suo glorioso passato di capitale carovaniera dell’oro, proveniente dalle miniere del Burem, tra le case degli esploratori del XIX secolo e le più antiche moschee del paese,
sulle quali aleggia un respiro di leggenda, un ultimo sussulto di storia del sapere, di università coraniche, di biblioteche e manoscritti scomparsi in gran parte tra le pieghe del grande libro del tempo, che il tempo divora.
Undicesimo giorno: visita della città.
Dodicesimo giorno: ritorno a Mopti, dopo 420 chilometri e 8 ore di strada, attraverso la regione sabbiosa dei Bellà, dove si possono incontrare, tra novembre e marzo, gli azalay provenienti dalle miniere di sale di Taudenni, in sosta al mercato di Koro per scambiarlo con miglio.
Si ritrova l’asfalto a Douentza, sulla statale Gao-Bamako. Sistemazione in hotel.
Tredicesimo giorno: proseguimento per Segou. Arrivo a Bamako il quattordicesimo giorno.
Pomeriggio dedicato alla capitale, costruita sulla riva sinistra del Niger in stile neo-sudanese e franco-coloniale, intorno a vecchi quartieri più tipicamente africani. Interessanti il Museo Nazionale, con maschere e statue barbara, senufo e dogon, e il Centro Nazionale delle Arti, con le botteghe d’artigiani intenti a lavorare i metalli e i tessuti preziosi, il cuoio e il legno.
Il quindicesimo giorno è prevista una escursione a sud-ovest, sui monti Manding, culla dell’impero omonimo, che dominò l’Africa occidentale durante il medioevo.
Sedicesimo giorno, di primissimo mattino, partenza per Milano via Casablanca.


Mezzo di trasporto: Voli di linea, piroga sul fiume Niger, fuoristrada 4x4, minibus privati.

Costo: 2790 euro a persona, pensione completa; escluse tasse aeroportuali, mance, bevande, extra di carattere personale e supplementi eventuali (singola, alta stagione, carburante). [Nota]

Informazioni giuridiche

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